Arte e Lavanderia

01.01.2022

La Lavandaia 
Désiré François Laugee 
(1823 / 1896)

La Stiratrice 
Georges Van Zevenberghen
(1877 / 1968)

Le Stiratrici
Edgar Degas 
(1834 / 1917)

La Stiratrice
Armand Desire Gautier 
(1825 / 1894)

Distendendo Panni Al Sole 
Angelo Morbelli
(1853 / 1919)

Le Lavandaie 
Vladimir Gusev 
Artista Contemporaneo

La Lavanderia 
édouard Manet
(1832 / 1883)

Lavandaie 
Paul Gauguin
(1848 / 1903)

In questa sezione sono stati proposti alcuni dipinti che hanno rappresentato il mondo della lavanderia e il mestiere della lavandiaia e stiratrice nel corso della storia. Questa corrente artistica è riconducibile all'Impressionismo. 

Riportiamo la definizione di impressionismo dal Vocabolario Treccani.

impressionismo Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall'epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet, Impression: soleil levant) lanciato dal critico L. Leroy contro un gruppo di pittori che, in aperta polemica con la pittura accademica e il gusto ufficiale, avevano esposto (1874) le loro opere a Parigi nello studio del fotografo Nadar; i suoi rappresentanti (P.-A. Renoir, C. Monet, É. Manet, C. Pissarro, P. Cézanne, É. Degas, ecc.), in nome di un naturalismo diretto e autentico, rifiutano ogni nozione acquisita dell'oggetto e si affidano all'immediata impressione del vero, tendendo perciò a cogliere gli effetti di luce come i soli che colpiscano immediatamente l'occhio dell'artista e, ripudiando la pittura nel chiuso dello studio, affermano la necessità di dipingere all'aria aperta (en plein air) e di usare una maniera estremamente rapida e sciolta, capace di fermare nel quadro l'istante dell'impressione. 2. estens. a. In letteratura, rappresentazione del reale o di stati d'animo ottenuta mediante notazioni rapide, vivaci, quasi a tocchi, appunto, di colore, di un gusto accentuatamente visivo, e anche sintatticamente sciolte, quasi staccate. In partic., il termine è usato per qualificare quella forma di prosa lirica e quel gusto per il «frammento», per il «taccuino», che, nei primi decennî del sec. 20°, furono proprî degli scrittori della Voce (A. Soffici, il primo Papini, ecc.). b. In musica, corrente, della quale fa parte essenzialmente C.-A. Debussy (1862-1918), caratterizzata dall'aspirazione a liberarsi dalle forme preesistenti, dalla prevalenza degli elementi armonici e timbrici sui melodici, e dalla preferenza che viene data alla dissolvenza, alla sfumatura.